«Lui ha una crush per me, ma io l’ho friendzonato. Meglio così che ghostare tra un paio di mesi». Parole dei figli che suonano arabo. Se una frase del genere non vi è già capitata prima o poi succederà. Meglio essere pronti. Alessandro Riggio, il mio giovane collega al «Corriere della Sera», me la traduce immediatamente: «È un po’ l’equivalente del “Patti chiari e amicizia lunga”, ma in salsa teen». Per noi boomer, però, è necessario partire dall’inizio. È arrivata la primavera ed entriamo nel lessico d’amore della Gen Z! Crush tradotto dall’inglese significa letteralmente schiacciare, frantumare, stritolare. Nello slang giovanile diventa un sostantivo e la sua declinazione è al femminile: la crush. I giovanissimi utilizzano il termine in due modi: «Io ho una crush per…» a indicare che si sono presi una sbandata per qualcuno/a; oppure «La mia crush è …» con riferimento alla persona di cui si sono infatuati o a qualcosa che piace molto (tipo una canzone o un film).
TikTok è pieno di video dove la parola viene utilizzata anche con frasi del tipo: «Pov: hai una crush per lei», mentre sotto scorrono scene da innamorati (il significato dell’acronimo di Point of View, ovvero «Punto di Vista», l’abbiamo visto in questa rubrica il 6 febbraio 2023). E l’hastag #crush rimbalza ovunque sui social. Si tratta della classica cotta adolescenziale. In questo contesto chi s’innamora di un suo/a amico/a e decide di dichiararsi corre il rischio di essere friendzonato: vuol dire che l’altro gli dà il due di picche con la classica frase: «Per me sei solo un/a amico/a!». È la triste dinamica di quando un teen è innamorato e l’altro vuole he si resti solo amici. Il verbo friendzonare è entrato nel dizionario Treccani come neologismo: «È più specifico di dare il due di picche perché riguarda due persone tra loro amiche e descrive la situazione quando una delle due esprime il proprio interesse amoroso verso l’altra ma non è corrisposta, per cui il rapporto rimane fermo all’amicizia». Così – scrive il Treccani – «in un attimo ci si trova intrappolati nella friendzone, e tutto ciò succede non appena viene fatta la propria dichiarazione d’amore». Pensiamolo tra adolescenti: uno finalmente si decide, fa un respiro profondo, sceglie l’attimo e la risposta finale non è quella desiderata: eccolo friendzonato. Allo «scusami, ma ti considero solo come un amico», c’è la voglia di seppellirsi. È difficile pensare che un momento simile i nostri figli vengano a raccontarcelo: ma conoscendo il vocabolario che usano possiamo raddrizzare le antenne e almeno capire cosa dicono quando parlano tra di loro.
A giudicare dal numero di tutorial e video presenti su YouTube dedicati a come non farsi friendzonare si direbbe che il fenomeno tra gli adolescenti sia diffusissimo. Un passo in più. Ghostare è l’unione di ghost, che in inglese vuol dire fantasma, con il suffisso -are: sta ad indicare quando qualcuno interrompe bruscamente una storia d’amore e sparisce. Anche questo neologismo è entrato di diritto nei vocabolari. L’Accademia della Crusca lo spiega così: «Vuol dire porre fine a una relazione con una persona cessando improvvisamente ogni forma di comunicazione con quest’ultima, per esempio ignorandone i messaggi e le chiamate». È un po’ darsela a gambe levate senza nessuna giustificazione. In estrema sintesi per Il Milanese imbruttito, pagina Instagram che ben descrive in modo ironico vizi e virtù dei milanesi e che ora dedica sempre più video anche al linguaggio della Gen Z, è «una bastardata»! Adesso abbiamo tutti gli strumenti per capire il significato della frase «Lui ha una crush per me, ma io l’ho friendzonato. Meglio così che ghostare tra un paio di mesi»: un adolescente si è preso una cotta per qualcuno che l’ha rimbalzato preferendo restare solo amici e giustifica la sua decisione dicendo che è meglio così piuttosto che poi sparire dopo due mesi.
Vabbè, le parole sono diverse, ma i primi batticuori sono sempre uguali. A me viene in mente Claudio Baglioni con Questo piccolo grande amore, ma i Brividi sono gli stessi. Come cantano Mahmood e Blanco, idoli dei teen: «A volte non so esprimermi… E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre… E mi vengono i brividi, brividi, brividi».