Al già ricco banchetto sportivo del Ticino si è aggiunta, da un paio di anni, anche la Pallamano. È strano, spesso incomprensibile, il modo in cui le discipline sportive si diffondono nelle varie regioni linguistiche del Paese. Dato per acquisito che gli sport più seguiti dal pubblico, e pensiamo al calcio e all’hockey su ghiaccio, sono praticati, anche ad alto livello, in ogni angolo del territorio, rimane un velo di mistero su molte altre discipline.
Pensate ad esempio all’unihockey, che, pur senza il supporto di una mediatizzazione degna delle sue cifre, è la seconda disciplina sportiva nazionale per numero di praticanti, dopo la ginnastica. E pensare che si tratta di un’attività ancora relativamente giovane. Senza scomodare fenomeni di nicchia come l’Hornussen, ricordiamo che l’unica squadra svizzero tedesca a vincere un campionato svizzero maschile di pallacanestro fu l'Uni Berna e accadde nel 1932. Dall’anno successivo, il basket, ai vertici, fu un affare esclusivamente romando e ticinese.
Dal canto suo la pallavolo ha manifestato un maggior equilibrio, grazie a un ritorno in cattedra dei club svizzero tedeschi, dopo un lungo dominio romando. Ma che dire della pallamano? È una questione fra cantoni germanofoni, con rarissime concessioni oltre la Sarine. In Ticino? Chi l’ha vista, questa sconosciuta?
Da un po’ di tempo, però la si intravede. A sud delle Alpi qualcosa si muove. Un mini-movimento, nato nel 2017 a Bellinzona. Sull’onda di un doposcuola, una ventina di ragazzini ha scelto di praticare questo sport dinamico, veloce, dalle regole semplici. Erano prevalentemente giovani che abbandonavano l’hockey o la pallacanestro, poiché non riuscivano a essere in sintonia con l’esasperazione e la selezione precoce che li contraddistingue. La politica dei piccoli passi, porta spesso a risultati lusinghieri.
Sempre a Bellinzona è nata l’Associazione Pallamano Ticino, prima e unica nel Cantone e come tale funge, in forma ufficiosa, anche da Federazione, pur non essendolo. A reggerne le sorti tecniche c’è Antonio Marano, che a Vasto, in Abruzzo, è stato un ottimo giocatore e allenatore. È un uomo che infonde fiducia e motivazione. E i risultati non si sono fatti attendere. Il 26 settembre scorso, nella palestra della Scuola Arti e Mestieri, l’Under 13 bellinzonese ha dominato il primo torneo svoltosi su suolo cantonale. Quattro successi, in altrettante sfide, contro avversari blasonati come Kriens, Stans, Altdorf e Goldau.
In virtù della maggiore esperienza dei club confederati, la Federazione svizzera ha concesso ai nostri ragazzini e alle nostre ragazzine di sfidare rivali di mezzo anno più giovani. Ma dal primo gennaio tutto rientrerà nella norma. Di fronte a loro troveranno agguerritissimi avversari di pari età. Nel frattempo, non c’è ragione di credere che non sarà così, avranno acquisito ulteriore esperienza.
È in atto un’azione promozionale negli istituti scolastici del settore primario e secondario. All’insegna del motto «La pallamano fa scuola», si cerca di allargare il bacino, trasmettendo i fondamentali di questo sport a un numero sempre maggiore di alunni. Nella Svizzera tedesca, il progetto «Handball macht Schule» è moneta corrente da almeno quindici anni. Da noi, si spera che possa portare buoni frutti in tempi medi.
Il Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport si è messo in gioco, stanziando fondi per l’acquisto del materiale, e per consentire ai docenti di educazione fisica di allargare la loro formazione anche alla pallamano. Un primo importante riscontro lo si avrà nella primavera del 2022, quando andrà in scena il primo Torneo Interscolastico.
Prima di cavalcare l’onda della gloria e degli onori olimpici – la pallamano è infatti inclusa nel programma a cinque cerchi – i partecipanti se la godranno. La parola d’ordine è «Giocare, crescere, divertirsi». Così facendo, senza dubbio, l’Associazione Pallamano Ticino, vedrà aumentare la sua forza numerica e il suo tasso tecnico.