La prima cooperativa Migros è nata in Ticino

Negli anni tra le due guerre il settore agricolo ticinese fu toccato in modo particolarmente duro dalla crisi economica. La Confederazione intendeva alleviare le difficoltà degli agricoltori istituendo delle sovvenzioni a favore della coltivazione di pomodori. Non si trovarono però sufficienti acquirenti del raccolto. Il problema venne risolto dal fondatore della Migros, Gottlieb Duttweiler, che acquistò i pomodori ticinesi per i suoi negozi. Il suo impegno a sud delle Alpi lo portò a fondare proprio in Ticino, nel 1933, la prima Cooperativa Migros regionale, che da quel momento rifornì regolarmente i contadini del Mendrisiotto di piantine di pomodori, acquistandone poi i frutti. L’esperimento di Gottlieb Duttweiler non si limitò però al pomodoro. Vide infatti il Ticino come una sorta di banco di prova per l’idea di cooperativa e otto anni più tardi Migros SA venne trasformata in cooperativa su scala nazionale.

Una comunità di aziende con una struttura federalistica, sul modello della Confederazione, che ancora oggi conta dieci cooperative regionali autonome. Assieme formano la Federazione delle cooperative Migros, una centrale di servizio per acquisti, pubblicità, logistica e informatica per le cooperative regionali.


Un’idea dai grandi effetti

75 anni fa Gottlieb Duttweiler trasformò la Migros in una cooperativa. L’esempio mostra come un’azienda cooperativistica può giovare alla comunità
/ 01.10.2016
di Michael West (redattore di Migros Magazin)

La guerra aveva chiuso le frontiere. I proprietari delle imprese svizzere in quel periodo non volevano rischiare sperimentando novità. Cercavano al massimo di conservare le posizioni che occupavano sul mercato. Ma Gottlieb Duttweiler non era di questa opinione: nel 1941 osò movere un passo radicale e trasformò la sua ditta in una cooperativa. L’esperimento convincente lo aveva realizzato qualche anno prima a sud delle Alpi: Migros Ticino infatti fu fondata, come Cooperativa di consumo nel 1933 (vedi box), prima cooperativa Migros in tutta la Svizzera. In un certo senso, ampliando tale esperimento su scala nazionale regalò al popolo svizzero l’opera della sua vita. Una volta compiuto il passo, molti pensarono che la storia di successo dell’inarrestabile Migros si stesse avviando verso la fine. In un opuscolo di quell’epoca troviamo la descrizione data da Dutti delle resistenze che aveva dovuto vincere: «Dobbiamo essere fortemente convinti dell’utilità delle cooperative per poter superare l’incomprensione e le difficoltà e riuscire a rinunciare alla proprietà e affidarla ad altri». Il capitano d’industria era un visionario. Voleva legare Migros al bene collettivo: con il suo capitale l’azienda doveva servire la popolazione nel suo complesso. La trasformazione della ragione sociale serviva ad assicurare che questi obiettivi fossero mantenuti anche nel futuro.

 A 75 anni dalla sua nascita come cooperativa, Migros si caratterizza ancora per il suo impegno sociale, culturale e ambientale. Con il programma legato alla sostenibilità Generazione M l’azienda si pone degli obiettivi coraggiosi. Dal 2012 ha formulato 65 promesse vincolanti di cui valuta regolarmente lo stato di realizzazione, informando l’opinione pubblica sul loro effettivo raggiungimento. 

Va considerato poi che Migros è il maggior datore di lavoro privato in Svizzera. Oltre 86’000 persone sono impiegate in varie professioni di diverso tipo. È anche l’azienda che offre il maggior numero di posti d’apprendistato. Con i suo 13’000 addetti, poi, l’industria Migros è uno dei principali datori di lavoro del settore manifatturiero a livello nazionale: non va dimenticato infatti che gran parte dell’assortimento di prodotti Migros proviene dai suoi stabilimenti. Migros, oltre a questo, è l’impresa che si approvvigiona più di ogni altra con prodotti che provengono dall’agricoltura svizzera. In questo modo garantisce un reddito a un gran numero di aziende agricole a conduzione famigliare.

Continua inoltre il sostegno e la promozione culturale iniziata nel 1957 con l’istituzione del Percento culturale, un organo vincolato negli statuti di Migros. La Federazione delle cooperative Migros e le Cooperative regionali forniscono un contributo economico annuale calcolato sulla base della loro cifra d’affari e assegnato anche in quegli anni in cui l’evoluzione congiunturale è meno favorevole. Solo nel 2015 sono stati assegnati 120,2 milioni di franchi per progetti nel settore cultura, società, tempo libero, economia e formazione.

È importante ricordare infatti anche l’impegno profuso attraverso la Scuola Club Migros. Nel nostro paese è la maggiore scuola privata ad offrire formazione continua per adulti. Nel 2015 circa 376’300 persone hanno seguito corsi e lezioni. Grazie ai mezzi forniti dal Percento culturale è possibile allestire un’offerta a prezzo abbordabile e che al contempo garantisca alti standard qualitativi.