Nel mese di settembre settantasei collaboratori di Migros Ticino, tra cui settanta addetti ai vari centri di costo e sei manutentori, hanno ricevuto in dotazione una serie di indumenti da lavoro nuovi e volti a creare un’immagine di uniformità nell’ambito dell’abbigliamento aziendale. Come ci ha spiegato Romeo Gianinazzi, assistente amministrativo di Migros Ticino a Sant’Antonino, «è stato introdotto finalmente un regolamento relativo all’abbigliamento del personale che si occupa dei trasporti, dunque gli autisti, di quello che si occupa del commissionamento della merce, in cella frigorifera e non, e di chi si occupa di manutenzione; in altre parole, l’abbigliamento è stato adeguato in funzione del settore occupato dal singolo collaboratore. Avevamo in sospeso anche la questione dell’identificazione del collaboratore – importante soprattutto per gli autisti – e che ora è possibile grazie all’introduzione di un patch in velcro, che riporta il nome e il cognome puntato (per garantire la privacy) di chi lo indossa».
Tutto ciò è atto a dare un’idea di uniformità e a creare un senso di appartenenza, oltre a, come sottolinea ancora Gianinazzi, «permettere di trasmettere anche a livello di immagine il senso di importanza dell’azienda che rappresentiamo. Per questo sugli indumenti è riportato anche il nome di Migros Ticino».
Per la fornitura dei nuovi capi di abbigliamento aziendale (consistente in scarpe, pantaloni corti e lunghi, maglietta, felpa, giacca per cella e per esterni, berretto, mantellina, giacca-mantellina, pantaloni impermeabili, stivali, oltre a salopette e tuta intera per i meccanici) Migros, nel solco della sua proverbiale attenzione al territorio in cui opera, si è affidata a un’azienda ticinese.
«La nuova gamma è certamente più ampia, conclude Romeo Gianinazzi, seppur forse meno profonda nelle sue singole varianti, ma uniformità e senso di appartenenza da parte del collaboratore non possono che fare piacere anche al/la cliente».