Nella transizione storica accelerata dal Covid nella quale ci troviamo, tutto attorno a noi si sta riorganizzando: l’economia globale, la mobilità, la vita urbana, i modelli di lavoro, produzione e consumo, la comunicazione, i sistemi sanitari, l’istruzione.
Due grandi driver guidano il cambiamento del mondo che fino ad oggi abbiamo abitato: la digitalizzazione e la sostenibilità. Da un lato, parliamo di un grande salto tecnologico; dall’altro, di un mutamento rispetto ai valori – cioè, rispetto a ciò che è importante per noi – che racconta l’affermarsi di una nuova idea di valore.
Si tratta di processi che mettono in fibrillazione i grandi sistemi, ma anche la vita delle persone. Basti pensare a come stanno cambiando (e per molti aspetti sono già cambiati) i profili di competenze richiesti da aziende e istituzioni.
La direzione di queste trasformazioni è ancora aperta. Sarà un mondo migliore quello che ci aspetta? Difficile rispondere. Ciò che si annuncia potrebbe rivelarsi una grande occasione di sviluppo e prosperità, sempre che si riuscirà a tenere saldo il legame tra crescita economica e sviluppo umano e sociale.
Il rischio, infatti, è che le opportunità che questo tempo schiude restino accessibili solo ad alcuni, mentre molti altri resteranno esclusi o solo ai margini del cambiamento.
La formazione è sempre stata una leva potente per abilitare le persone. E lo è ancora oggi. Perché la formazione ci rende più consapevoli di noi e del nostro tempo. Ci prepara ad affrontare con maggiore fiducia le sfide che ci attendono, di parlarne i linguaggi, di utilizzarne gli strumenti. Ci consente di partecipare attivamente alla crescita economica e sociale di una comunità, e di interpretare la complessità culturale del mondo.
La formazione ci rende più liberi. Semplicemente.
Oggi è difficile stare al passo con le trasformazioni in atto, la cui accelerazione sta producendo perfino nuove fragilità, come il crescente divario generazionale creato dalla diffusione del digitale. Ed è lì che occorre lavorare.
Mantenendo fede alla sua missione, alla Scuola Club di Migros Ticino è per tutti possibile – ora anche online – trovare risposta all’esigenza di accedere alla scala della formazione partendo dalle competenze di base: sia attraverso le Lingue – che si confermano il settore di punta della scuola – sia con i tanti e vari corsi di Informatica, per arrivare a moduli innovativi sempre più richiesti dai profili professionali emergenti, come ad esempio l’introduzione alla Comunicazione social.
In un tempo di grandi trasformazioni, la formazione è la scala giusta che consente di salire e guardare più lontano.
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Italiano Intensivo A1
dal 1. marzo, tutte le mattine
9.00 – 12.30
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dal 30 marzo, martedì e giovedì
18.00 – 20.00
Fr. 196.–
www.scuola-club.ch
Una scala per guardare più lontano
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/ 01.03.2021