Una festa per la biodiversità

Un ricco programma nazionale di escursioni e visite guidate per promuovere, capire e apprezzare la biodiversità
/ 22.05.2017
di Elia Stampanoni

«Vivere la natura e scoprire la biodiversità; da Appenzello a Ginevra, da Basilea a Mendrisio. Un ricco programma, caleidoscopico come la natura svizzera…», questo il messaggio per lanciare la quattro giorni dedicata alla biodiversità che si è tenuta tra il 18 e il 21 maggio ha visto lo svolgimento, anche in Ticino, di eventi, escursioni, mostre, stand informativi e passeggiate, organizzati da associazioni e specialisti che si occupano di natura, fauna, flora, ma anche di turismo e di paesaggio.

Il cartellone è stato veramente esaustivo ed adatto ad ogni esigenza. Quasi una trentina le proposte ticinesi a scelta dei partecipanti (oltre 500 invece in Svizzera). Una gita alla scoperta di avifauna, insetti e animali notturni lungo il fiume Maggia, oppure un’uscita alla scoperta dei prati secchi del Monte San Giorgio? Conoscere le piante selvatiche commestibili, il meraviglioso mondo delle api o ancora una visita ai due piccoli corsi d’acqua Rubiana e Restabbio, da poco ripristinati e unico collegamento ecologico tra il Laghetto di Muzzano e il bosco di Collina d’Oro? Sono solo alcuni esempi, ma le possibilità di avvicinarsi alla natura e alla biodiversità sono veramente infinite e distribuite su tutto il territorio.

Non sono mancate le opportunità per conoscere i sempre affascinanti pipistrelli, le erbe neofite invasive o altri animali dei nostri boschi o del nostro ecosistema, come il fagiano di monte o le varie specie di uccelli. Per l’occasione anche il Centro di cura e riabilitazione per uccelli selvatici aprirà le porte a Intragna.

Nella campagna di Lodrino, invece, pochi sapranno della recente rivitalizzazione del riale Balma che collega ecologicamente il versante pedemontano con la golena del fiume Ticino. L’escursione proposta ha dato il pretesto per osservare la fauna acquatica in compagnia di Alberto Conelli, biologo e progettista. Muoversi, esplorare o vivere la natura sono quindi le parole chiave del festival, durante il quale ci si può però anche «sporcare le mani», per esempio partecipando all’attività di giovedì presso Lortobio di Gudo. Qui, sono state proposte esperienze pratiche legate alla preparazione del terreno, dalla semina alla cura delle varie culture e all’uso del compostaggio, ma anche l’osservazione di insetti, larve, farfalle, uccelli.

Il festival non si ferma però alle giornate all’aperto, anche il Museo cantonale di storia naturale di Lugano è stato nel programma, proponendo dalle 20.30 alle 23.30 piccoli laboratori, animazioni, giochi e attività alla scoperta della natura della nostra regione, con accento particolare sulle specie protette e particolari.

La nascita della manifestazione risale al 2001 quando, nel contesto tematico del decennio delle Nazioni Unite per la biodiversità e in adesione alla Strategia Biodiversità Svizzera adottata dalla Confederazione, venne istituito in Romandia il Festival della natura con l’obiettivo di avvicinare la popolazione al tema della natura e della biodiversità. A livello nazionale è invece il secondo anno del festival della Natura il cui scopo è anche di permettere alla popolazione di vivere delle esperienze, in avvicinamento alla Giornata internazionale della biodiversità che si è tenuta il 22 maggio.

Il festival riunisce a livello nazionale organizzazioni e attori che nelle tre regioni linguistiche operano nel campo della protezione della natura, del turismo e dell’amministrazione. L’evento è promosso dall’Associazione Festival della natura (con un contributo di base dell’ente pubblico) e si tiene ogni anno nel mese di maggio con una partecipazione in continua crescita, come ci conferma Fabio Guarneri dell’Alleanza Territorio e Biodiversità, ente coordinatore del festival per la Svizzera italiana: «Per il Ticino lo scorso anno abbiamo svolto 18 attività, gestite da 16 organizzazioni. Non abbiamo raccolto dati, ma si stima una partecipazione attorno alle 500 persone. In Svizzera, invece, nel 2016 sono state migliaia le persone che hanno partecipato al Festival della natura che, giunta alla sesta edizione in Romandia, è stata organizzata per la prima volta anche nel resto della nazione, con oltre 500 escursioni e attività».

Un’importante novità per l’edizione 2017, e che ha permesso un ulteriore sviluppo, è di certo la collaborazione con Migros che, insieme a IP-Suisse e all’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), è il partner ufficiale del Festival della natura. IP-Suisse promuove attivamente la biodiversità con i suoi 20’000 agricoltori e con le aziende certificate che attuano misure di ogni genere per proteggere le risorse naturali. Migros, da parte sua è presente al Festival con il marchio TerraSuisse. I prodotti TerraSuisse provengono da un’agricoltura svizzera sostenibile. Le materie prime vengono prodotte dai contadini IP-SUISSE, che s’impegnano a favore di un’agricoltura vicina agli animali e alla natura creando presso le loro aziende spazi per piante e animali rari. I visitatori avranno la possibilità di ricevere informazioni sulle misure adottate per promuovere la biodiversità nell’agricoltura, scoprendo le tappe di una produzione alimentare svizzera in armonia con la natura, dai campi alla tavola. Tra i sostenitori anche il Dipartimento del territorio che contribuisce nell’organizzazione di diverse attività inserite nel programma per la Svizzera italiana.

Programma e informazioni

Alleanza Territorio e Biodiversità,  6501 Bellinzona,
http://festivaldellanatura.ch,
coordinazione(at)festivaldellanatura.ch