Un orto non è necessariamente un più o meno piccolo appezzamento privato o domestico in cui sperimentare e coltivare frutta e verdura. Se pensato più in grande, ma soprattutto se progettato con un occhio di riguardo verso la collettività e la condivisione, verso l’apprendimento e la scoperta, può trasformarsi in un’imperdibile occasione aggregativa e di crescita collettiva. Può diventare un punto di incontro in cui impegnarsi nella creazione di qualcosa di diverso, che oltre a mettere in luce l’importanza dei frutti della terra (e di quello che si fa poi nutrimento), lascia un segno in chi ha la fortuna di fare l’esperienza.
È importante che anche i bambini, soprattutto se vivono lontani dalle campagne e in un contesto urbano, abbiano l’opportunità di entrare in contatto con una simile realtà socio-ecologica. Quale occasione migliore, dunque, di quella offerta dal progetto di Lortobio? Mancano pochi giorni: il prossimo 2 aprile alle 9.30 riprenderanno le interessanti attività dei Giardinieri in erba, legate proprio a Lortobio (da quest’anno sostenuto anche da Bioterra). Ma di cosa si tratta? Di un orto biologico collettivo situato a Gudo, sul Piano di Magadino, che ogni primo sabato del mese accoglierà bambine e bambini tra i 5 e gli 11 anni al fine di creare un luogo di pratica orticola biologica, in uno spazio d’incontro, dove capire e sperimentare l’importanza di curare la terra in modo collettivo, con una particolare attenzione alla valorizzazione delle specie rare, alla produzione di semi e alla salvaguardia della biodiversità e della permacultura.
Per appassionate e appassionati green un’occasione imperdibile per passare del tempo a contatto con la natura, facendo nuove amicizie e imparando grazie alla ricca proposta di attività dell’orto e a quelle organizzate dal gruppo di adulti preposto.