Nella sua più recente analisi dei rischi del 2020, l’Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) aveva stabilito che una situazione di penuria di elettricità rappresenterebbe per la Svizzera il più grande pericolo, superiore anche a quello di una pandemia globale come il Covid-19.
Ma quanto è alto un tale rischio? Come indica il sito dell’Organizzazione per l’approvvigionamento elettrico in situazioni straordinarie (OSTRAL, vedi riquadro) la minaccia è reale e per prepararsi a questo scenario la Confederazione ha da tempo incaricato l’Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES) d’attuare dei provvedimenti preparatori. È così nata l’OSTRAL che, in caso di situazioni di ristrettezze prolungate, concretizza le misure stabilite dal Consiglio federale. Tra di esse l’attivazione dello Stato di necessità, degli Stati maggiori cantonali o regionali di condotta, l’attuazione di misure di risparmio o razionamento dell’energia, così come la riduzione di alcune attività o la chiusura di determinate industrie.
Anche in seguito alla pandemia e alla situazione energetica attuale, la cellula di crisi di Migros Ticino è particolarmente attiva, stabilendo misure volte a ridurre i consumi. Rispondendo agli appelli dell’Approvvigionamento economico del Paese della Confederazione (AEP), Migros Ticino ha già implementato alcuni provvedimenti, tra cui la riduzione delle temperature: negli uffici a 21°C e nella logistica a 19°C. Anche nelle filiali sono stati adottati degli accorgimenti, regolando i riscaldamenti a 19°C, riducendo la durata della ventilazione e spegnendola nelle ore notturne. Migros Ticino ha inoltre diminuito l’intensità luminosa negli schermi delle casse e ha rinunciato alle luci natalizie, sia esterne che interne, spegnendo pure le insegne a chiusura dei negozi. Per l’estate è inoltre previsto un aumento delle temperature tollerate nei locali, che potranno salire fino a 24°C. Anche nelle filiali si arriverà al massimo a questi livelli, per evitare problemi di conservazione di alcuni alimenti, come per esempio il cioccolato.
A questo s’è aggiunta una campagna di sensibilizzazione ai collaboratori, sempre con lo scopo di prevedere una crisi energetica persistente, durante la quale entrerebbero in vigore (attuati da OSTRAL) gli ulteriori provvedimenti decisi dal Consiglio federale. Nello scenario di una crisi prolungata, le disposizioni previste porterebbero a restrizioni o chiusure per impianti o servizi non strettamente necessari, tra i quali rientrerebbero anche alcuni settori di Migros Ticino, come la gastronomia, Activ Fitness o altri.
Il livello d’intervento successivo, a dipendenza della richiesta e della percentuale di riduzione dei consumi necessari, prevede delle misure di contingentamento ai grandi consumatori come Migros Ticino, che dovrà implementare dei provvedimenti. L’ultimo scalino (ultima ratio) è il razionamento periodico, ossia un’interruzione ciclica e programmata dell’approvvigionamento energetico per tutte le attività, uffici e filiali. Una strategia simile a quella adottata per i periodi di blackout, ma con una durata più lunga e quindi con possibili problemi nella continuità d’esercizio. Le interruzioni continue causerebbero infatti difficoltà nel mantenimento della catena del freddo, e la cellula di crisi di Migros Ticino sta comunque già cercando delle soluzioni ideali per limitare i danni e superare al meglio anche questi periodi, che si spera sempre non arrivino mai.
I contingentamenti elettrici riguardano i grandi consumatori, vale a dire clienti che consumano oltre 100 MWh all’anno. Queste misure avrebbero ripercussioni sulla vita economica e sociale, ma si prefiggono di proteggere la popolazione da misure ancora più drastiche, come i disinserimenti di rete a rotazione per tutti, che avrebbero come conseguenza, invece che una riduzione, l’assenza totale di elettricità per periodi di quattro ore ognuno.
A tale scopo, la cellula di crisi di Migros Ticino ha inoltre seguito in gennaio una nuova formazione metodologica, effettuata dal Servizio della protezione della popolazione (SPP) facente parte della SMPP (Sezione del Militare e della protezione della popolazione ticinese). Durante la giornata sono stati presentati i possibili scenari di crisi energetica, esponendo le azioni attuabili all’interno di Migros Ticino per affrontare una possibile penuria. In qualità di attore essenziale per l’approvvigionamento della popolazione ticinese, Migros Ticino è pertanto in costante contatto con le autorità competenti, monitorando con attenzione la situazione e sta già lavorando con serietà per essere pronta in caso di necessità. Oltre alla formazione metodologica per la cellula di crisi, sono anche previste ulteriori istruzioni ed esercitazioni pratiche.