Alcuni grandi nomi dai programmi delle stagioni del Percento culturale di Migros Ticino

Letteratura
Pablo Neruda, Eugenio Montale, Leonardo Sciascia, Gianni Rodari, Italo Calvino, Patrizia Valduga

Teatro e danza
Walter Chiari, Giorgio Albertazzi, Mariangela Melato, Marina Massironi, Arnoldo Foà, Franca Valeri, Paolo Villaggio

Conferenze e incontri
Renato Dulbecco, Rita Levi-Montalcini, Piero Angela, Leoluca Orlando, Fulco Pratesi, Jacques Piccard, Margherita Hack

Musica
Cecilia Bartoli, Richard Galliano, Arturo Benedetti Michelangeli, Mahalia Jackson, Academy of St.Martin-in-the-Fields

Mostre
Werner Bischof, Franco Beltrametti, Bruno Munari, Rolando Raggenbass, Francine Mury


Percento, per amore di cultura

Speciale 90esimo - Yvonne Pesenti Salazar e Luca Corti raccontano l’impegno di Migros Ticinoin ambito sociale e culturale
/ 04.09.2023
di Simona Sala

«Gottlieb Duttweiler, il fondatore della Migros, ha posto le basi per l’impegno sociale della Migros più di 60 anni fa. Per lui era chiaro che il successo economico comportasse l’obbligo di compiere investimenti duraturi nella società. Ancora oggi poniamo al centro la persona. Con le nostre numerose offerte per i target più diversi ci impegniamo per una società varia, aperta e in grado di affrontare il futuro», queste le parole di Hedy Graber, responsabile della Direzione Società e cultura della Federazione delle cooperative Migros.

L’impegno di Migros verso la cultura, che si realizza anche attraverso il Percento culturale (che è una emanazione dello statuto aziendale, e come tale è nato per volontà di Gottlieb Duttweiler nel 1957) e si traduce in un contributo annuo calcolato in base al fatturato, in Svizzera sull’arco di sei decenni ha portato a un investimento complessivo nella cultura e nella società in senso lato quantificabile in oltre 5 miliardi di franchi.

Non vi è però unicamente il Percento culturale nazionale, che fa capo alla Federazione cooperative Migros (FCM), bensì anche quello legato ad alcune cooperative regionali (tra cui il Percento culturale di Migros Ticino), che si presenta naturalmente in modo più circoscritto, ma allo stesso tempo è complementare, permettendo e garantendo una maggiore vicinanza al territorio e agli attori attivi localmente.

Per parlare della straordinarietà di questo sostegno, nel suo genere unico al mondo, abbiamo incontrato Yvonne Pesenti Salazar, responsabile di Percento culturale di Migros Ticino e Scuola Club dal 1999 al 2016, e Luca Corti, attualmente in carica e responsabile, oltre che del Percento culturale di Migros Ticino, anche della Comunicazione di Migros Ticino.

Ricorda Yvonne Pesenti Salazar: «All’epoca ero vicepresidente di Pro Helvetia, quindi attiva nella promozione culturale da anni. A livello nazionale la cultura era in mano a tre grandi attori, Pro Helvetia, Ufficio federale della cultura e Percento culturale; quest’ultimo era quello più innovativo, poiché si occupava già di cultura giovanile, aveva una strategia e animava la riflessione su mediazione e promozione culturale. Le istanze federali in qualche modo imparavano da questa fucina di idee che si muoveva in modo innovativo e pionieristico. Quando ho iniziato a lavorare per Migros Ticino mi sono anzitutto occupata del rilancio della Scuola Club. Il programma di sostegno alla cultura invece era abbastanza circoscritto e faceva parte di quella che allora si chiamava Sezione culturale e sociale di Migros Ticino ed era stata diretta da Sergio Jacomella prima e Sergio Pozzi in seguito. Nel DNA della Migros si è sempre sentito fortissimo il fatto che ci fosse una sezione culturale che si occupasse dell’educazione degli adulti e di promozione culturale al fine di offrire degli strumenti di orientamento in una società che cambia.

Questi due ambiti sono stati concepiti da Duttweiler come un tutt’uno: la formazione consente tra le altre cose di accedere alla cultura, mentre la cultura è a sua volta formativa, poiché al di là del piacere e dell’intrattenimento ci offre una lettura, non solo originale ma anche critica del mondo».

Luca Corti, che ha ereditato il timone del Percento culturale in un momento di transizione (temporaneamente per gli attori culturali è previsto un sostegno da realizzarsi attraverso la promozione e la messa a disposizione di competenze e know how), completa: «Io, giorno per giorno, cerco di tradurre nella situazione attuale il codice di ciò che ho ereditato. In questo momento il Percento culturale sta aiutando la Scuola Club a superare un momento di grande trasformazione, anche al fine di garantire il mantenimento dei numerosi posti di chi ci lavora. In questi anni la formazione è cambiata in seguito ai cambiamenti della società: quello che era il core business della scuola, ossia le lingue e l’informatica, fanno ormai parte delle competenze di cui le persone sempre più spesso già dispongono. È quindi fondamentale trovare nuove vie per distinguersi, come ad esempio la salute o la creatività».

Sfogliando i programmi degli eventi sostenuti in Ticino dal Percento culturale nel corso degli anni a saltare all’occhio è la duplice attenzione alla scena culturale, che da una parte ha presentato grandi protagonisti appartenenti alla scena culturale internazionale, dall’altra ha messo in campo sensibilità e un interesse particolare per la scena locale, in un equilibrio che è la cifra nonché il segreto del successo di questa offerta.

L’anniversario dei cinquant’anni del Percento culturale di Migros Ticino, nel 2009, ha rappresentato un’occasione imperdibile per fare una sorta di bilancio, che Yvonne Pesenti Salazar, storica di formazione, non si è lasciata scappare: riconoscendo il valore dell’eredità che si trovava tra le mani e sulla quale intendeva costruire il futuro, ha fatto una ricerca su tutti i programmi dal 1959 in avanti, realizzando un indice per settori, enucleando le conferenze, i concerti, le mostre, gli spettacoli di danza e di teatro, gli incontri e i progetti, inserendoli infine in un’agenda (vedi box).

Poiché la disponibilità del Percento culturale di Migros Ticino è intrinsecamente legata al fatturato di Migros Ticino, e dal momento che fino al 2016 essa costituiva un corpus unico insieme alla Scuola Club, i margini di manovra e intervento sono in passato stati certamente maggiori, come ricorda Yvonne Pesenti Salazar: «Anzitutto ho introdotto un nuovo logo, “Percento culturale” come a livello nazionale. Poi nella ristrutturazione della sede luganese ho coinvolto l’artista Maria Pia Borgnini, che ha ideato uno straordinario intervento di Kunst am Bau. La stessa artista ha poi realizzato due bellissime opere anche per i nuovi spazi di Locarno e Bellinzona, ristrutturati in seguito. Negli anni sono poi nati dei partenariati, come quello con Palco ai giovani della Città di Lugano, o come il Premio Migros per l’arte corredato di una mostra con le opere di giovani artisti emergenti. Last but not least, ricordo le energie investite per la cultura popolare e la collaborazione con Franco Lurà, poi sfociata nelle trasmissioni di Rete tre e le serate dei Frontaliers».

Completa Luca Corti, «Come già detto, ci muoviamo ora su un altro piano, pur restando nel solco della tradizione abbiamo dovuto stare al passo con i tempi, anche perché gli interessi della gente negli anni non sono più gli stessi. Abbiamo dunque cercato di mettere l’accento sul digitale e su nuove forme di cultura, come ad esempio la street art. Ora guardiamo al futuro con fiducia, mettendo temporaneamente a disposizione degli operatori culturali la nostra esperienza e il nostro network, ma convinti che il rilancio della Scuola Club Migros sia a buon punto e che si possa ripartire quanto prima con la classica stagione culturale di Migros Ticino, consapevoli più che mai dell’importanza del Percento culturale, e decisi a non venire meno al nostro ruolo nella scena culturale ticinese».