L’esperienza comune di questi mesi è quella di vivere dentro una grande incertezza. Per quanto ci sforziamo, individualmente e collettivamente, di monitorare, prevedere, controllare, la sensazione è quella di essere costantemente esposti agli eventi. In questo senso, il Covid-19 ha solo reso più evidente la complessità del mondo.
La pandemia ci ha però aiutato a mettere a fuoco quali caratteri ed atteggiamenti possono esserci maggiormente utili per attraversare questo tempo. Capacità che, ad esempio, hanno fatto la differenza nelle imprese e nelle istituzioni. Non è un caso che molte leadership siano «saltate» perché si sono scoperte impreparate a dialogare con un imprevedibile presente e a farsi mediatrici tra gli accadimenti e le persone.
Come spesso accade nella storia, la situazione emergenziale ci ha aiutati a comprendere di quali profili umani e di quali risorse abbiamo bisogno nei nostri contesti organizzativi. Chi ha continuato a svolgere il proprio ruolo come se nulla attorno a lui accadesse, impermeabile a quanto i suoi collaboratori stavano vivendo, ha rischiato di generare reazioni opposte a quelle desiderate, così come chi ha adottato la strategia del controllo totale.
Invece, coloro che hanno scelto di porsi in ascolto, accogliere, sostenere, ricomporre, cercando continuamente nuovi ma sempre precari equilibri, si è visto rinnovare la stima e la fiducia e al contempo ha garantito la continuità di relazioni e di funzioni.
Sarebbe un grave errore non cogliere il messaggio che questa esperienza collettiva ci rimanda.
Di quali leader abbiamo bisogno oggi, nelle imprese e nelle organizzazioni?
Ciò di cui avvertiamo la necessità sono leader con una visione positiva e fiduciosa del futuro e del mondo e dunque capaci di ispirarci. Leader capaci di allestire per noi contesti di lavoro aperti e collaborativi, in cui promuovere la crescita di persone e talenti, sviluppare e valorizzare le capacità multiple dei collaboratori, accompagnare nella lettura di una realtà composita e mutevole e coltivare la resilienza. Leader pienamente umani, che, seppure imperfetti, sono capaci di comprendere meglio sé stessi e gli altri, l’interdipendenza dei fattori, la contestualità delle situazioni, e tenere insieme razionalità ed emozioni, funzioni e significati.
Questa leadership, però, non si inventa. Da qui l’importanza di una formazione capace di meta-riflettere e intervenire su atteggiamenti e comportamenti, scenari e culture organizzative. Da alcuni anni la Scuola Club di Migros Ticino ha scommesso sulle soft skill che sempre più si confermano competenze cruciali in ogni ambiente professionale, capaci di distinguere i leader del futuro. I sei diversi moduli proposti alla Scuola Club – Conoscenza di sé, Conduzione di un team, Comunicazione con il team, Tecniche di presentazione, Gestione del proprio tempo e Gestione dei conflitti – aiutano i partecipanti a conoscersi meglio e a proporsi positivamente al proprio team di lavoro.
Il completamento dei sei moduli permette di conseguire il Certificato Leadership dell’Associazione Svizzera per la Formazione nella Conduzione SVF-ASFC. Ogni modulo è un viaggio importante grazie al quale è possibile diventare protagonisti sempre più consapevoli della propria storia e punti di riferimento in quella degli altri.
Oggi non è chiaro quale forma prenderà il futuro. Sappiamo solo che la differenza la faranno ancora una volta le persone.
Moduli SVF-ASFC
Conoscenza di sé
14.11.20 – 29.05.21
Fr. 1200.–
Comunicazione con il team
21.11.20 – 12.12.20
Fr. 1200.–
Gestione del proprio tempo
16.01.21-06.02.21
Fr. 1200.–
Dirigere un team
27.02.21 – 27.03.21
Fr. 1200.–
Tecniche di presentazione
27.03.21 – 17.04.21
Fr. 600.–
Gestione dei conflitti
24.04.21 – 22.05.21
Fr. 1200.–
Percorso completo «Leadership
con certificato SVF-ASFC»
14.11.20 – 29.05.21
Fr. 4144.–
Nuovi leader cercasi
Scuola Club di Migros Ticino - In partenza i corsi di formazione per specialisti in conduzione
/ 09.11.2020