Un’idea in linea con il desiderio, espresso oggi ormai a molti livelli, di riprendere il contatto con il mondo naturale per conoscere meglio i prodotti della terra e le fasi della loro crescita. Lortobio, sostenuto anche quest’anno dal Percento culturale di Migros Ticino, è pronto a ripartire e a ripetere il successo della sua scorsa edizione, di cui ci siamo occupati tra l’altro proprio sulle pagine del nostro giornale («Azione 37» del 2019). Di quello che succede al Lortobio abbiamo parlato con una della animatrici, Chiara Buletti.
«Nonostante il blocco causato dall’emergenza Covid-19, dopo la bella esperienza dell’anno scorso noi siamo stati molto determinati a continuare le nostre attività del progetto “Giardinieri in erba”. Con le precauzioni del caso e seguendo le direttive delle autorità, i lavori al Lortobio proseguono e acquistano un valore ancora più significativo. Durante le mattinate del sabato accogliamo un massimo di 10 bambini dalle 9.00 alle 12.00. Possiamo così suddividerli in gruppetti di tre o quattro bambini in modo che è più facile tenere le distanze sia quando lavoriamo fra le aiuole, sia quando siamo seduti in cerchio per discutere, riflettere, scambiarci opinioni e fare delle pause per giocare, bere...» ci racconta Buletti.
Lortobio è un grande spazio di terreno, non lontano dalla stazione di Sant’Antonino, nei pressi della fattoria Colombera. «L’area comprende un orto di erbe aromatiche e medicinali, un orto sinergico, alcuni campetti di mais, patate, zucche e asparagi, un frutteto di meli di varietà antiche, un giardino di fiori e aiuole di bacche, diversi cumuli di composto, diversi habitat, un prato magro, ed anche una piccola casetta in sasso con un fienile».
Il progetto si può dire sia ben consolidato e seguito da tempo: «Il nostro orto esiste ormai da più di dieci anni» conferma Chiara Buletti «ed è un orto collettivo dove tutti sono ben accolti e tutti hanno la possibilità di svolgere delle attività orticole. L’attività prende spunto da un’iniziativa promossa da *Bioterra*, l’associazione nazionale che vuole promuovere l’agricoltura biologica in Svizzera, con lo scopo di favorire l’accesso dei bambini al di fuori degli orari scolastici a orti e giardini biologici. Dal canto nostro, ogni primo sabato del mese ci dedichiamo ad organizzare e a proporre delle attività didattiche con i nostri piccoli utenti».
Le attività di lavoro propongono vari tipi di lavoretti, per rendere la giornata variata e sempre interessante. «Durante la mattinata, a dipendenza delle stagioni e del tempo, sono previsti momenti molto diversificati fra loro e adatti ad ogni età. In primavera si preparano le aiuole, si semina, si trapianta, si zappetta... In estate ci sarà da annaffiare alcuni ortaggi, attingendo l’acqua dalla falda freatica pedalando sulla pompa a pedali, si preparano i macerati, si raccolgono diversi ortaggi, si fa il fieno per la pacciamatura delle aiuole... In autunno si raccolgono verdure e semi, si seminano verdure invernali, si annaffia e si prepara l’orto per l’inverno».
Ma le attività pratiche non esauriscono il programma delle giornate. Come ci spiega Chiara Buletti «mentre si svolgono tutti questi piccoli lavori vogliamo creare anche momenti di scambio, di socializzazione e condivisione; osservando il nostro orto sinergico, il frutteto, il giardino dei fiori e delle erbe aromatiche si scoprono anche tanti animaletti che vivono nella terra, si percepisce l’importanza della biodiversità».
Il progetto del Lortobio, insomma, va un po’ oltre la semplice pratica del giardinaggio. «Sì, vogliamo dare ai bambini delle opportunità per trovare il piacere di stare insieme, di meravigliarsi, di imparare e sperimentare che colore e che odore ha un buon suolo, quando e come si seminano le varie qualità di ortaggi, come un giardino diventa multicolore grazie alle mille varietà di fiori ed a tutti gli insetti e farfalle che nutre. Come ci si prende cura di ciò che sta crescendo e di tutte le espressioni di vita che si manifestano, l’importanza di produrre cibo e cultura sani, basandoci su principi di economia circolare e sistemi di progettazione permaculturali che creino presupposti d’abbondanza per tutte e tutti».
Osservando la crescita armoniosa delle varie specie, insomma, ci spiega l’animatrice, «coltiviamo anche i nostri ideali e un modello di vita che sentiamo più vicino ai nostri bisogni, coltiviamo il giardino che è dentro di noi, con gli altri, in armonia con i cicli naturali della terra e del cielo».
Per quello che riguarda gli aspetti concreti della partecipazione, al Lortobio possono iscriversi tutti i bambini dai sei fino ai dieci anni, e prendere parte a uno o più sabati mattina. Per annunciarsi basta scrivere una email all’indirizzo: info(at)lortobio.ch oppure telefonando a Chiara Buletti (078 8237149). Da notare che al Lortobio si può arrivare facilmente anche in treno o in bicicletta...
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito: www.lortobio.ch