Le sedi amministrative di Migros Ticino

Speciale 90esimo - Nel corso della sua attività ormai quasi secolare, la Cooperativa ticineseha traslocato a varie riprese e ha trovato nel 1971 la sua sistemazione definitiva a Sant’Antonino
/ 16.01.2023
di Alessandro Zanoli

Ricostruire, a 90 anni di distanza, la storia «degli inizi» di Migros Ticino è un’operazione di «archeologia commerciale» tutto sommato abbastanza complessa. In realtà, le fonti che ci permettono di affrontare questo lavoro sono i mezzi di informazione dell’epoca. Grazie agli archivi dei quotidiani e dei periodici pubblicati allora («Azione» inclusa, naturalmente) possiamo disegnare il percorso compiuto da Migros nel nostro cantone.

Alcune inserzioni pubblicitarie apparse sui giornali ticinesi ci permettono di individuare, ad esempio, la prima sede principale degli uffici e del magazzino aziendale. Nel 1933, Migros l’aveva aperta al no. 42 di via Besso, a Lugano. Ce lo conferma peraltro l’ex direttore ed ex presidente del Consiglio di amministrazione di Migros Ticino, Ulrico K. Hochstrasser, il cui padre Charles è stato lo storico iniziatore dell’«avventura Migros» in Ticino. Grazie alla sua testimonianza possiamo confermare che quella prima sede amministrativa si trovava in uno stabile ancora esistente, prospiciente all’attuale chiesa di San Nicolao. Vi si era insediata, dunque, la «Società cooperativa tra produttori e consumatori Migros Ticino». Per ciò che riguarda la ragione sociale dell’azienda, occorre ricordare che Migros sperimentava in Ticino un nuovo modello di gestione aziendale, la cooperativa.

Cercando di immaginare l’attività di quella prima sede centrale luganese, possiamo pensare che si occupasse di rifornire i tre negozi in quel momento gestiti dall’azienda nel nostro cantone: quello di Bellinzona in Piazza Collegiata, quello di Locarno in Via Cittadella 8 e, naturalmente, quello di Lugano, inizialmente situato in via Concordia 3, a Cassarate. Oltre a ciò, c’è da ritenere che il magazzino centrale dovesse servire anche per l’approvvigionamento dei celebri camion di vendita, attività sui generis che aveva segnato l’esordio di Migros a Zurigo e poi in tutta la Svizzera.

In Ticino, all’inizio, gli autocarri dovevano essere due.

Sempre grazie alla stampa ticinese dell’epoca si può ricostruire con precisione, poi, il primo trasloco di Migros Ticino da questa sede iniziale. Infatti, per rispondere al successo dell’attività di vendita, dal marzo 1934 altre inserzioni pubblicitarie sui quotidiani ticinesi ci informano che la sede amministrativa principale e il «magazzeno» di Migros si erano trasferiti al numero 5 di via Monte Boglia, a Lugano. L’azienda avrà trovato qui una sistemazione più ampia, considerando da un lato che il numero dei suoi negozi a Lugano era temporaneamente raddoppiato, e dall’altro che l’area, allora periferica e poco urbanizzata, avrà permesso una più comoda strutturazione degli spazi di lavoro.

La sede di Via Monte Boglia rimane in esercizio fino alla fine degli anni 40. In quel decennio l’aumento nella mole degli affari e l’apertura di altri negozi nei principali centri del nostro cantone richiedevano un potenziamento nella gestione della logistica. «Azione», organo ufficiale della cooperativa che aveva iniziato le sue pubblicazioni nel 1938, si occupa dell’argomento. Nel numero del 12 marzo 1950 dà notizia dell’apertura, con una descrizione quasi poetica del suo redattore responsabile, Vinicio Salati: «La grande sede della Migros nel Ticino ha iniziato il suo respiro e dal suo grande cuore, tutti gli elementi vitali ad essa connessi, riprendono forza, vigore e bellezza».

Salati tornerà a riferire della vita aziendale di Taverne su «Azione» del 25 maggio 1950, con un articolo che chiarisce alcuni degli elementi più specifici, innovativi, della gestione aziendale: «È stata pure aperta, la “Cantina” in un elegante locale apposito, anche qui chiaro, luminoso, sano. A mezzogiorno si servono i pasti tanto agli impiegati che agli operai che lo desiderano. Per la modica somma di 1 franco si riceve il menu completo composto da un primo piatto (minestra, pasta o riso) da carne con una verdura più insalata, pane e caffè. Ognuno poi, con 10 o 16 centesimi può avere mosto, acqua minerale o anche vino. Inoltre tutti possono usufruire gratuitamente della doccia con acqua corrente calda e fredda».

Il boom economico degli anni 60, l’ulteriore espansione della rete di vendita e l’arricchimento dell’assortimento di prodotti offerti da Migros portano nel giro di un ventennio alla necessità di trovare una nuova sede centrale più consona alle nuove esigenze di lavoro. È dunque nel 1971 che Migros Ticino porta la sua unità amministrativa e gestionale sul Piano di Magadino, a Sant’Antonino. La scelta della località è strategica, ed è legata in particolare a una visione commerciale più ampia, che vede in quell’area la possibilità per la nascita di un centro commerciale di ampie dimensioni. Come ricordava un articolo pubblicato dal «CdT» il 13 marzo 1986: «L’insediamento della società cooperativa sul Piano di Magadino risale al 1966 quando vennero acquistati i terreni nei comuni di Sant’Antonino e di Cadenazzo per realizzare la centrale di smistamento con raccordo ferroviario e il panificio della Jowa».

Grazie alla sua posizione centrale nel territorio cantonale e allo sviluppo turistico che si era registrato in quel periodo, già dai primi anni Settanta S. Antonino aveva evidenziato numerose caratteristiche che ne indicavano l’idoneità quale luogo per la creazione di un supermercato di maggiori dimensioni e con un assortimento più completo rispetto a quelli proposti nei centri cittadini. Nel 1978, infatti, alla sede amministrativa veniva affiancato il primo supermercato Migros a S. Antonino, con una superficie di vendita di 1200 mq che trovava spazio al pianterreno della sede centrale. In quest’ultima e ancora attuale sede centrale, apparato logistico/amministrativo e spazi commerciali convivono, ottimizzando da un certo punto di vista il loro rapporto. La posizione della centrale, connessa organicamente sia alla rete stradale sia a quella ferroviaria permette poi di rendere fluido lo smistamento delle merci verso le 27 filiali del cantone.

Da un punto di vista operativo di dettaglio, di nuovo Ulrico Hochstrasser, in un’intervista rilasciata al nostro settimanale nel 2012, ricordava i tratti salienti di quell’ultimo trasloco della sede centrale di Migros Ticino: «Taverne venne concepita per un volume d’affari di ca. 25-35 milioni di franchi. Nel 1950 il volume d’affari era di 10 milioni; nel 1971, al momento del passaggio alla centrale di Sant’Antonino, ammontava a 130 milioni. In particolare, vi erano le esigenze dei prodotti freschi e congelati e, soprattutto, a Taverne non si poteva creare un luogo per il trattamento della carne centralizzato. (…) Con il trasferimento da Taverne a Sant’Antonino, nel 1971, ci fu una razionalizzazione della logistica e si adottò l’impiego di mezzi tecnici come i sollevatori meccanici, oltre, complessivamente, a un enorme progresso per quanto riguarda il trattamento e la distribuzione dei prodotti freschi».

Per chiudere questa carrellata storica, ci sembrava interessante e anche curioso includere la descrizione della visita compiuta da Luciana Caglio, all’epoca caporedattrice di «Azione», nella appena inaugurata nuova sede centrale («Azione» del 18 novembre 1971): «L’edificio è sobrio, funzionale. La scelta dei colori delle pareti e della moquette, dei mobili, l’abbondanza di piante verdi, le decorazioni, la vastità degli ambienti contribuiscono a creare, anche nei locali destinati alle pause e alla distensione, un clima rassicurante, oseremmo dire allegro. Tuttavia la centrale di Migros Ticino non si è concessa lussi inopportuni. Tutto ciò, appunto, ci sembra coincidere chiaramente con lo spirito di un’impresa che, e l’ha sempre dimostrato sin dai suoi modesti e avventurosi inizi, vuole contribuire con la sua attività al benessere dei propri collaboratori e della collettività».