Un occhio di riguardo per la socialità la Migros ce l’ha sempre avuto, com’era nelle corde e nelle intenzioni del suo fondatore Gottlieb Duttweiler. È per questo che Migros-Impegno ha sviluppato il programma di promozione «Ici. insieme qui». con l’intento di rafforzare la coesione sociale in Svizzera per raggiungere una convivenza solidale e paritaria nel segno della diversità. Questo programma promuove iniziative della società civile che si fondano sul rispetto e sull’eguaglianza. Le candidature e i progetti sono stati valutati da una giuria di cui fa parte anche Laura Bertini, responsabile del Centro documentazione e ricerca sulle migrazioni della SUPSI. Fra i 233 progetti inoltrati ne sono stati scelti 92, e di questi, 5 sono ticinesi. È stata sostenuta l’Associazione Dare-Diritto a restare (15’000 CHF) di Bellinzona, che si occupa di raccogliere e smistare vestiti, scarpe, coperte, sacchi a pelo e articoli per l’igiene personale agli ospiti dei centri di accoglienza per profughi a Milano, Como e varie località del Ticino facendo capo a decine di volontari. Sempre a Bellinzona, riceverà un sostegno (4600 CHF) l’Associazione Eccoci, presente dal 2015 nell’offerta di attività e corsi di italiano per stranieri al fine di facilitarne l’integrazione. Le famiglie sono al centro delle attività proposte dall’Associazione La Chiocciola delle Terre di Pedemonte (8000 CHF): attraverso corsi pre-parto, il preasilo, fino alle letture di fiabe nel bosco, l’attenzione è rivolta all’implementazione e al consolidamento dei rapporti inter e intrafamigliari. Anche il Progetto Amahoro della Cooperativa Baobab di Bellinzona ha ricevuto un sostegno (15’000 CHF) per l’impegno mostrato nell’organizzazione di momenti aggregativi in una biblioteca... plurilingue. Un’offerta rivolta a giovani utenti dai 3 ai 14 anni, con in comune il desiderio di aprirsi al prossimo e, soprattutto, di entrare in contatto con lingue nuove, favorendo così di fatto l’integrazione. Da ultima, ma non per importanza, è stata sostenuta l’Associazione luganese Amélie (15’000 CHF), che in soli due anni di attività, e nascendo dalla realtà del quartiere di Pregassona, è già riuscita a diventare un modello di creatività, integrazione e fantasia, sia a livello locale sia all’estero (v. «Azione» 28 marzo 2022). Amélie, fra le sue numerose attività, propone uno sportello di aiuto, un caffè, degli orti, e numerosi progetti estemporanei.