Se non fosse stato per la proverbiale lungimiranza del fondatore di Migros Gottlieb Duttweiler (che la acquistò nel 1941, infatti è del Percento culturale Migros), con tutta probabilità la cremagliera, un tempo a vapore e oggi elettrica, non ci porterebbe in vetta al Monte Generoso, non potremmo godere della suggestiva vista panoramica e – last but non least – non potremmo ammirare l’imponente Fiore di pietra progettato dall’architetto ticinese Mario Botta e inaugurato nel 2017 (e che per il secondo anno di fila si è aggiudicato lo Swiss Mice Location Award in quanto considerato migliore location per eventi). Negli anni del secondo conflitto mondiale, infatti, qualcuno aveva cominciato a ventilare l’idea di smantellare la tratta ferroviaria che dai 273 m di altitudine di Capolago porta ai 1704 m della vetta del Monte Generoso, poiché si reputava che avesse fatto il suo tempo.
Oggi l’autenticità della montagna del Mendrisiotto per antonomasia ci viene proposta in tutta la sua bellezza, e non solo con le classiche escursioni, ma anche attraverso una serie di attività volute e pensate dal CEO Lorenz Brügger con il suo dinamico team sia per la vetta sia per il camping Monte Generoso, a Melano (che quest’anno è stato insignito del titolo «the best campsite for your dog» di tutta la Svizzera da parte di ACSI, il maggior specialista europeo dei campeggi). Si va dagli aperitivi al tramonto al karaoke, dalle mostre e dal cinema open air in vetta alle serate jazz, latin o country, passando per lo yoga e l’afternoon tea.
La settimana scorsa le due squadre dell’HCAP e HCL si sono ritrovate in vetta per un originale «Clean Up Derby», una gara a suon di rifiuti raccolti nel nome della sostenibilità. All’inizio di giugno vi è inoltre stata la piantumazione delle stelle alpine in vetta che rientra nel solco delle attività green di cui fa parte anche la produzione della Tisana Monte Generoso (realizzata in collaborazione con Simone Galli di Erbe Ticino e Gabriele Bianchi dell’Azienda Agricola Bianchi), una miscela nuova e unica di erbe coltivate, raccolte ed essiccate in modo rigorosamente biologico, tra le quali, appunto, risalta la stella alpina.
Lorenz Brügger però, attivo in Ticino da alcuni anni dopo una lunga carriera nel settore Migros Medien a Zurigo, non ha voluto limitarsi a proporre, ma con lo spirito che gli è tipico, ha deciso di entrare nel «mondo del Monte Generoso», nel tentativo di capirne dinamiche e funzionamento. Qualche tempo fa questo l’ha portato ad attuare ogni anno una «job rotation» di un giorno per coloro che fanno parte del Management Board, ossia una rotazione delle mansioni che permette ai dipendenti della Monte Generoso di sperimentare in prima persona anche il lavoro di colleghe e colleghi: la responsabile di marketing si ritrova così a servire al ristorante, il tecnico dà una mano al campeggio e la cuoca presta servizio in ufficio. Lorenz Brügger stesso non si è mai tirato indietro dall’iniziativa annuale da lui creata, con il risultato di innamorarsi della professione di macchinista.
La sua non è stata una semplice infatuazione però, bensì un vero e proprio coinvolgimento dettato da entusiasmo e curiosità, cresciuto al punto da spingerlo a prendere la licenza di guida da macchinista (gli esami sono stati superati brillantemente appena qualche giorno fa): «Non è il classico sogno di ragazzo», confessa il 54enne con un sorriso, «quanto più una vera e propria scoperta». Un’iniziativa che l’ha inevitabilmente portato a conoscere ancora meglio la montagna che è il suo luogo di lavoro, assaporandone i cambi di stagione e le piccole grandi mutazioni, portandolo spesso a salire alle prime ore dell’alba per controllare che durante la notte, non siano caduti dei massi sui binari che possano ostruire il passaggio del trenino. Per verificare, insomma, che sia tutto in ordine. A partire da settembre Brügger si occuperà regolarmente del turno del venerdì, accogliendo personalmente turisti e visitatori, controllando i biglietti e annunciando le fermate intermedie.
Un direttore, insomma, che più vicino alla gente di così non si può.