Le tappe dell’evoluzione

1966: Migros Ticino acquisisce parcelle di terreno nell’area tra Cadenazzo e Sant’Antonino per costruire il suo centro di smistamento cantonale e lo stabilimento Jowa.

1971: apertura della nuova centrale di distribuzione, che sostituisce quella di Taverne.

1978: inaugurazione del primo Centro Migros, che comprende un distributore di benzina, un parco giochi e un ristorante.

1986: nasce il nuovo Centro Commerciale che ospita, oltre ai supermercati di Migros Ticino e al suo ristorante, negozi e servizi gestiti da altre aziende.


Il Centro di Sant’Antonino, un punto strategico

Speciale 90esimo - Vi raccontiamo la storia di uno dei primi centri commerciali del nostro cantone, ancora oggi fiore all’occhiello di Migros Ticino
/ 08.05.2023
di Alessandro Zanoli

Ha una posizione importante, da vero baricentro del nostro cantone. Il Centro commerciale di Migros Ticino a Sant’Antonino è perfettamente inserito negli assi di comunicazione «nord-sud» ed «est-ovest». Ciò lo rende, tra l’altro, un interessante riferimento persino per i turisti che transitano attraverso la nostra regione. Dalla Svizzera interna sono molti i confederati che lo usano come punto di sosta durante il lungo viaggio verso le ferie. Allo stesso modo, vacanzieri in movimento dalle regioni nord europee colgono spesso l’occasione per una pausa o un rifornimento di carburante a Sant’Antonino.

Ma al di là di questo interesse occasionale, l’importanza del centro sul Piano di Magadino deriva dal suo inserirsi in un tessuto abitativo densamente popolato, in un’area economica tra le più dinamiche del Ticino. E grazie all’ampia gamma di servizi che propone, con il passare del tempo si è dimostrato uno dei poli commerciali più importanti del cantone. In questo contesto, Migros Ticino si è sicuramente adoperata, nel corso dei decenni, per favorire la popolazione locale. Ha offerto una gamma di prodotti particolarmente ricca, in grado di coprire le necessità e bisogni più disparati. Oltre all’offerta legata alle necessità domestiche quotidiane, uno spazio particolare vi hanno sempre avuto le attività del tempo libero, del fai da te e dell’arredamento.

Di nuovo, la centralità dell’insediamento è determinante ed è la sua caratteristica principale. Tanto che (per guardare le cose nella prospettiva storica che caratterizza questa serie di articoli) è interessante notare come gli occhi dei dirigenti di Migros Ticino si siano puntati sull’area di Sant’Antonino molto presto. In occasione dell’inaugurazione del «nuovo centro», il 13 marzo del 1986, tutti i quotidiani ticinesi avevano dato particolare risalto all’avvenimento. Qualcuno aveva ripreso le dichiarazioni dell’allora direttore, Ulrico K. Hochstrasser. Egli affermava che l’attenzione della dirigenza si era appuntata sul terreno compreso tra i comuni di Cadenazzo e Sant’Antonino già dal 1966. Qui erano stati costruiti infatti nel 1971 la centrale di distribuzione cantonale della Cooperativa Migros Ticino e il panificio della Jowa. La scelta teneva già allora conto della configurazione favorevole rispetto alle vie di traffico, quella stradale e quella ferroviaria.

A quell’insediamento iniziale era seguita poi l’apertura del primo vero centro di vendita Migros, nel giugno del 1978. Una delle sue caratteristiche era quella di prevedere un’ampia zona all’aperto per i giochi dei bambini. Specificità che si è conservata fino ad oggi e che, secondo concezioni avanzate, voleva dare agli spazi di vendita una dimensione più completa, vivibile e socializzante. Lo stesso concetto era poi stato espresso in modo ancora più evidente con l’inaugurazione del 1986, di cui abbiamo detto.

Affidato ad un pool di architetti specializzati, l’intervento voleva dare al centro commerciale una dimensione a cavallo tra modernità e tradizione. Se da un lato proponeva spazi di vendita ampi, luminosi e moderni, dall’altro recuperava nella sua parte centrale, quella conviviale, elementi dell’architettura tradizionale ticinese. Insomma, il grottino e la piazzetta del paese convivevano con i grandi scaffali, i larghi corridoi e le novità tecnologiche, quali le casse con lettori ottici dei codici a barre. Nell’aprile del 2005 alla già ampia offerta si era poi aggiunto anche il centro OBI, cui nel marzo del 2010 sono seguiti i mercati specializzati Micasa e SportXX.

Il progetto era talmente riuscito da rimanere sostanzialmente invariato nel corso degli anni. Persino l’intervento di riammodernamento effettuato nel 2007 non ne aveva modificato la struttura complessiva, limitandosi a una riorganizzazione degli spazi. Da notare che una delle caratteristiche all’avanguardia di quel centro del 1986 era sicuramente l’attenzione nell’evitare le barriere architettoniche. Una caratteristica che contraddistingue il centro ancora oggi. In questo modo la vocazione sociale e di condivisione degli spazi del Centro di Sant’Antonino gli conserva questo suo carattere di «Piazza Ticino», aperta a tutti e vitale. Una Piazza a cui di recente, oltre alla farmacia presente da molti anni, si sono aggiunti un ufficio postale e un parrucchiere. Unendosi agli spazi di vendita e di ristoro, tali servizi rendono il Centro un nucleo vivibile, utile, in cui è anche piacevole ritrovarsi.

Nel 2012, grazie al collegamento degli edifici Migros presenti sul sedime con il termovalorizzatore Teris, e grazie al grande impianto fotovoltaico collocato sul tetto dello stabile della sede centrale inaugurato nel corso dell’estate, a quei tempi il più grande del Ticino, frutto della collaborazione con l’Azienda Elettrica Ticinese (1580 pannelli, su una superficie si 2500 m2 con una potenza installata di 380 kilowatt), il Centro di Sant’Antonino dimostra concretamente l’impegno di Migros Ticino a operare in modo responsabile per l’ambiente e fattivo per il proprio territorio.