Bevande calde, frutta e verdura fresche: sono i sistemi più semplici ed efficaci con cui molte persone affrontano i rigori dell’inverno. A combattere influenza e raffreddori, per gran parte della popolazione, contribuiscono soprattutto gli agrumi, che contengono molta vitamina C e stimolano il sistema immunitario. Ma anche i kiwi rappresentano un ottimo serbatoio di salute, così come pere, mele e tutta la verdura in generale, sia cruda sia sotto forma di minestre.
Molto importante, comunque, è anche mantenere un’attività fisica regolare all’aperto: ben coperti e protetti possiamo affrontare semplici passeggiate oppure praticare attività più sportive come jogging o sci di fondo.
Abbiamo pensato di chiedere a un’esperta nutrizionista alcune spiegazioni e consigli sul modo migliore per attraversare in piena forma la stagione invernale. Ecco dunque cosa ci ha detto Annina Erb, Responsabile alimentazione e salute presso la Federazione delle cooperative Migros.
Signora Erb, da dove attinge il suo fabbisogno giornaliero di vitamine?
Per avere un adeguato apporto di vitamine di base seguo un’alimentazione sufficientemente variata ed equilibrata. Vitamine e minerali essenziali sono presenti non solo nella frutta e nella verdura, bensì anche in molti altri alimenti, come per esempio pesci, latticini, noci, oli vegetali o cereali.
L’inverno è stagione di raffreddamenti: quali sono le vitamine particolarmente importanti in questo periodo?
Affinché il sistema immunitario possa funzionare normalmente non è importante il solo apporto di vitamine, bensì quello globale di vitamine, oligoelementi, proteine, acidi grassi, ecc. Un ruolo speciale lo gioca la vitamina C. Studi scientifici dimostrano che in caso di raffreddamento la vitamina C può ridurre la gravità e la durata dei sintomi. Detto con altre parole: chi assume sufficienti vitamine, in particolare vitamina C, in media tossisce e soffia meno il naso, rispettivamente guarisce più velocemente.
Crudo o cotto: che ruolo ha la preparazione?
Insalate, frutta e bacche fresche così come le verdure crude hanno un contenuto di vitamine particolarmente alto. Alcune componenti delle verdure risultano invece più facili da assimilare se intiepidite o sminuzzate. Per questo motivo sulla tavola non dovrebbero mancare verdure cotte al dente, zuppe calde di verdure o gratin di verdure multicolori, anche se nel corso della cottura il contenuto di alcune vitamine può diminuire leggermente.
A cosa si deve prestare attenzione?
In termini generali bisognerebbe consumare frutta e verdura molto fresche, che di conseguenza andrebbero conservate il minor tempo possibile a casa. Prima del consumo sono da lavare solo brevemente e quindi da cuocere al dente in poca acqua. Tempi di conservazione lunghi o cotture prolungate comportano una perdita di vitamine.
Freschi o surgelati: quali implicazioni per il contenuto di vitamine?
Verdure e frutti sono più nutrienti appena raccolti. Nel corso della conservazione si riduce il contenuto delle vitamine, dal momento che sono sensibili a calore, luce e ossigeno. Il sistema di conservazione più rispettoso degli alimenti è la surgelazione. Se frutta e verdura surgelate vengono mantenute ad almeno –18° C e poi cotte delicatamente risultano ricche di vitamine quasi quanto i prodotti freschi o dell’orto.