Thomas Pentsy è analista di mercato presso la Banca Migros


Sta tornando l’inflazione negli USA?

La consulenza della Banca Migros
/ 01.03.2021
di Thomas Pentsy

Lo scorso anno la banca centrale statunitense ha reagito allo scoppio della pandemia dovuta al Coronavirus con un’espansione senza precedenti della massa monetaria. In passato, una politica monetaria ultraespansiva ha causato spesso tassi d’inflazione elevati. Nel frattempo, l’economia degli Stati Uniti continua a riprendersi mentre la campagna di vaccinazione avanza, i prezzi delle materie prime aumentano e il nuovo presidente Joe Biden ha presentato un altro pacchetto fiscale dell’ordine di diversi miliardi. Non sorprende quindi che le aspettative di inflazione siano aumentate sui mercati finanziari.

L’inflazione può essere misurata in diversi modi. Il modo più comune di seguire l’inflazione è attraverso l’indice dei prezzi al consumo. Questo indicatore rappresenta le variazioni dei prezzi per un ampio paniere di beni e servizi. Il rapporto sull’inflazione statunitense di gennaio ha riflesso una pressione sui prezzi più debole del previsto. L’inflazione è ben al di sotto dell’obiettivo medio di inflazione del 2% della Federal Reserve.

L’indice dei prezzi al consumo è aumentato rispettivamente dello 0,3% rispetto a dicembre e dell’1,4% rispetto all’anno precedente. L’aumento è dovuto soprattutto all’incremento dei prezzi della benzina. Escludendo i prezzi volatili dei prodotti alimen-tari e dell’energia, l’andamento dei prezzi è rimasto stagnante. Anche il tasso annuale di inflazione di base è risultato pari all’1,4% in gennaio rispetto all’1,6% di dicembre.

Per il secondo trimestre dell’anno sono prevedibili tassi d’inflazione più elevati negli Stati Uniti. Questo è dovuto al fatto che la crisi legata al Coronavirus ha colpito l’economia più duramente nel secondo trimestre del 2020. In un contesto di ripresa congiunturale i raffronti annuali forniranno probabilmente un quadro ingannevole dell’inflazione a causa degli effetti di base e dei recuperi dei prezzi. Il mercato del lavoro, a sua volta, si riprenderà meno rapidamente dell’attività economica. A più lungo termine la Banca Migros non si aspetta una spinta inflazionistica destabilizzante.