Negli ultimi tempi gli indicatori congiunturali sono risultati per lo più incoraggianti. In numerosi settori economici, l’attività si sta riprendendo più rapidamente di quanto previsto di recente. L’economia mondiale ha probabilmente superato il peggio ed è entrata nella fase di ripresa. Tuttavia, molti investitori si stanno ora chiedendo se la politica monetaria e fiscale tuttora espansiva causi una spinta inflazionistica, non appena l’attività economica si normalizzerà.
Tali timori non sono una novità. Già durante la crisi finanziaria del 2008 sono stati lanciati molti segnali di allarme sul fatto che la politica monetaria espansiva delle banche centrali avrebbe portato a un rapido aumento dei prezzi. Tuttavia, nell’ultimo decennio, l’inflazione è rimasta per lo più al di sotto del 2% negli Stati Uniti e nell’eurozona. Il problema per le banche centrali era un’inflazione troppo bassa piuttosto che una troppo alta.
Reputiamo che il rischio di inflazione rimanga limitato. Una rapida ripresa dell’economia mondiale potrebbe senz’altro favorire un aumento dell’inflazione. Riteniamo tuttavia più probabile che l’economia mondiale si riprenda più lentamente di quanto venga comunemente ritenuto e che la sua capacità produttiva rimanga sottoutilizzata. È improbabile che torni al livello precedente la crisi per almeno un anno e mezzo.
I primi segnali indicano che la crisi provocata dal coronavirus ha un notevole impatto deflazionistico sull’economia mondiale. Ad esempio, il crollo della domanda ha penalizzato i prezzi del petrolio e ridotto i costi dell’energia, mentre la domanda di molti beni e servizi è notevolmente diminuita. Numerose imprese stanno ora riducendo le scorte invece di investire.
Inoltre, a causa della persistente difficoltà nelle catene di approvvigionamento e dell’incertezza delle prospettive congiunturali, non sono solo le aziende ad essere prudenti nelle spese, ma anche i consumatori a fronte dell’aumento della disoccupazione. Ci attendiamo pertanto che nel prossimo futuro le pressioni inflazionistiche restino contenute.