Nel mondo intero i pagamenti senza moneta contante vanno prendendo sempre più piede. Anche nei Paesi in cui l’uso del computer non è così diffuso come in quelli più industrializzati, l’uso di carte di credito o di debito si sta espandendo. Anche in Svizzera il fenomeno si sta intensificando, ma l’uso del denaro contante (perfino della moneta metallica) è ancora frequente. Lo dimostrano due studi recenti che, comunque, constatano un aumento dell’uso delle carte di debito o di apposite «app» attraverso computer o telefonino. Gli studi hanno cercato di mettere in evidenza il comportamento delle persone che vogliono effettuare un pagamento in Svizzera. Lo studio di Moneyland ha interessato 1500 persone in Svizzera. Quello denominato «Swiss Payment Monitor», eseguito da alcuni ricercatori scientifici dell’Università di San Gallo, si basa invece sull’esame di pagamenti correnti quotidiani eseguiti da circa 800 persone che si sono messe a disposizione durante tre giorni. Questa indagine, eseguita durante il mese di maggio di quest’anno non è ancora stata pubblicata, ma uno degli esecutori ha fornito alla «NZZ» alcuni dei risultati più interessanti del lavoro eseguito.
Da entrambi gli studi si possono infatti trarre alcune osservazioni interessanti. In ogni caso si vede che le carte di credito e di debito sono diventate gli strumenti più importanti per i pagamenti. Secondo lo studio di Moneyland raggiungerebbero ormai il 71 per cento dei mezzi di pagamento utilizzati dalle persone intervistate. Per lo studio dell’Istituto dell’Università di San gallo, la carta di debito è lo strumento di pagamento più utilizzato in assoluto in Svizzera. Esso coprirebbe, infatti, il 32 per cento di tutti i pagamenti effettuati e il 27 per cento del totale dei soldi utilizzati. La carta di debito è inoltre lo strumento che sarà sempre più utilizzato in futuro. Molti svizzeri la usano, sia direttamente, sia online. Già la metà degli svizzeri utilizzerebbe di tanto in tanto anche la carta di debito online.
Non senza una certa sorpresa, gli studi constatano che, in Svizzera, l’uso della moneta contante è ancora intenso, benché costantemente in diminuzione. Secondo gli esperti di Moneyland il numero di svizzeri che ritengono ancora indispensabile l’uso della moneta corrente è costantemente in diminuzione, ma si situa ancora a circa il 30%. Il 96% degli intervistati hanno però confermato che, per i pagamenti frequenti e consuetudinari, usano ancora la moneta contante. Solo un terzo di essi ha però dichiarato di farlo più volte in settimana o anche di più. Non si constata però più il forte calo nell’uso del contante che si era verificato durante il periodo di pandemia da Coronavirus. Il numero di transazioni è tornato a raggiungere il 30% del totale e le cifre trasferite sono rimaste in totale attorno al 15%. In sostanza, si può dire che gli svizzeri sono rimasti abbastanza fedeli all’uso del contante nei pagamenti. A lunga scadenza, cioè negli ultimi 31 anni, si nota però un calo medio annuo dell’1,8% nell’uso del denaro contante. Se il ritmo dovesse proseguire, si può considerare che, nell’arco di due decenni l’uso del contante in Svizzera potrebbe scomparire.
La novità di questi ultimi anni consiste certamente nell’uso sempre più frequente della carta di credito online. L’84% degli intervistati confermano che di tanto in tanto acquistano oggetti a credito. L’80% lo fa usando la carta di credito. In ogni caso, il 13% degli svizzeri usa una carta di credito più volte alla settimana. In forte sviluppo risultano i pagamenti attraverso smartphone o tablet, principalmente attraverso i cosiddetti pagamenti Twint. Gli esperti avvertono però che nell’interpretare i risultati dell’indagine è importante tener conto della definizione. Secondo i ricercatori di San Gallo, un pagamento vero e proprio per telefono è quello principalmente collegato direttamente con un conto in banca. Una definizione più ampia si estende invece a tutte le forme di pagamento via telefono, anche attraverso forme come Google Pay, Apple o Samsung, o anche Mobile FFS, con dietro una carta di credito o di debito. Nel maggio di quest’anno sono state effettuate il 9% delle transazioni, secondo la definizione più stretta e il 16,6%, secondo la definizione più ampia. In ogni caso, i pagamenti Twint sono in fortissimo sviluppo. Li usa già il 15% della popolazione svizzera.
Quale sarà il destino del «povero» franco svizzero? Uno dei motivi per i quali il contante in Svizzera è ancora molto utilizzato è proprio la fiducia e il rispetto che la popolazione ha nei confronti della moneta nazionale. In futuro cambieranno sempre più le forme, ma non la sostanza dell’uso di una moneta, dietro cui stanno uno Stato o un’economia forti. Anche con l’avvento di forme diverse di monete (bitcoin e altri) sarà necessario un termine di riferimento, di controllo e di ordine. Del resto la teoria monetaria, già da tempo, considera il contante la forma di gran lunga meno importante delle transazioni che compongono la cosiddetta massa monetaria. Quest’ultima viene usata, sotto varie forme, dalla Banca Nazionale per determinare la sua politica monetaria, volta essenzialmente alla difesa del potere d’acquisto del franco e talvolta anche contro una sua eccessiva rivalutazione nei confronti di altre monete.
Si usa sempre meno denaro contante
Carte di credito e di debito conoscono una forte espansione in Svizzera. Si sviluppano anche nuove forme di pagamento, tramite applicazioni su smartphone o computer
/ 12.09.2022
di Ignazio Bonoli
di Ignazio Bonoli