La garanzia della rendita è un tema che mi preoccupa molto. Ho 39 anni, sono sposata, sono madre di due figli e lavoro a tempo parziale. Come sarà il mio reddito dopo il pensionamento?
È difficile dire come sarà precisamente la sua situazione finanziaria senza conoscere quella attuale con esattezza. Fino al suo pensionamento potrebbero cambiare anche le condizioni quadro.
Una cosa è certa: un grado di occupazione ridotto ed eventuali interruzioni nell’attività lavorativa comportano delle lacune nei versamenti, vale a dire una rendita di vecchiaia più bassa.
Per evitare che ciò accada si raccomanda di farsi innanzitutto un’idea quanto più precisa possibile della propria situazione nei tre pilastri previdenziali.
• AVS: la rendita varia a seconda del reddito e degli anni di contribuzione. La differenza tra la rendita minima (fr. 1195) e la rendita massima (fr. 2390) attuale ammonta pur sempre a fr. 1200. Una coppia di coniugi riceve oggi fr. 3585. Il calcolo esatto è complesso. L’ideale sarebbe farsi calcolare dall’AVS la rendita prevista. Il relativo modulo di richiesta è disponibile qui: form.ahv-iv.ch/orbeon/fr/AHV-IV/318_282_v4/new. Per tutti coloro che hanno più di 40 anni di età, il calcolo anticipato è gratuito ogni cinque anni. Controlli attentamente l’estratto e segnali eventuali errori.
• Cassa pensioni: l’eventuale diritto alla rendita nel secondo pilastro è indicato sul suo attuale certificato assicurativo della cassa pensioni, dove è riportato il capitale o la rendita mensile su cui potrà contare durante il pensionamento.
Se con questi importi non dovesse riuscire a coprire le sue spese, dovrebbe attivarsi e colmare le lacune esistenti nonché pensare allo stesso tempo alla previdenza privata. In concreto, ciò significa effettuare dei versamenti nel pilastro 3a, cosa che può fare se esercita un’attività professionale.
Eventuali lacune nel secondo pilastro possono essere colmate con un riscatto nella cassa pensioni, un’operazione che può rivelarsi interessante persino dal punto di vista fiscale. Inoltre anche le lacune nell’AVS possono essere compensate ogni anno oppure con un pagamento a posteriori entro cinque anni.
Si raccomanda di essere finanziariamente indipendenti dal partner. Anche se in caso di divorzio l’avere previdenziale risparmiato durante il matrimonio viene diviso, difficilmente questo basterebbe durante il pensionamento per le donne impiegate a tempo parziale o che non esercitano alcuna attività professionale.
Suggerimento: investa i suoi risparmi a seconda delle circostanze e si faccia consigliare da un’esperta in materia previdenziale della sua banca.
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