Thomkas Pentsy è analista di mercato presso la Banca Migros


Materie prime: un nuovo superciclo?

La consulenza della Banca Migros
/ 29.03.2021
di Thomas Pentsy

Dall’inizio dell’anno, la maggior parte dei prezzi delle materie prime ha nuovamente subito un notevole aumento. I prezzi del petrolio superano di nuovo i 60 dollari e i metalli industriali, come il rame e il minerale di ferro, sono scambiati ai livelli più alti degli ultimi anni. Circolano già voci che proclamano l’inizio di un nuovo superciclo delle materie prime, ossia un periodo pluriennale (di solito circa un decennio) di aumento della domanda che supera l’offerta.

La Banca Migros vede nell’aumento dei prezzi una ripresa ciclica. Riteniamo prematuro proclamare già il prossimo superciclo delle materie prime. In genere, un superciclo si verifica solo una volta sull’arco di alcuni decenni. Negli ultimi 120 anni, ci sono state solo quattro ampie fasi di boom nei mercati delle materie prime. Ognuna di queste fasi di boom è stata caratterizzata da una forza motrice unica. La fine dell’ultimo superciclo risale a soli dieci anni fa circa. Tra il 2000 e il 2011, interrotto solo brevemente dalla crisi finanziaria del 2008, i mercati delle materie prime hanno registrato un boom, soprattutto sulla scia della rapida ascesa della Cina come potenza economica mondiale.

Alcuni dei fattori che hanno alimentato il rialzo delle materie prime sono solo temporanei e non costituiscono la base per un nuovo superciclo. Lo scorso anno, ad esempio, la ripresa economica della Cina è stata il fattore chiave della domanda di materie prime. Tuttavia, la ripresa economica della Cina ha avuto luogo principalmente grazie a un pacchetto fiscale del valore di miliardi, che prevedeva investimenti sproporzionatamente elevati nel settore edile e infrastrutturale ad alta intensità di risorse. 

Pechino ha già iniziato a ridimensionare una parte dei suoi programmi di stimolo. Lo slancio delle misure economiche si attenuerà nell’anno in corso. Non ci sono segnali di un ulteriore pacchetto congiunturale di portata simile. Pertanto, intravediamo dei rischi di una battuta d’arresto per le materie prime che sono più dipendenti dalla Cina, in particolare per alcuni metalli di base.