Da luglio il prezzo dell’oro oscilla all’interno di un canale laterale ristretto. Sebbene nei mesi estivi i tassi reali statunitensi abbiano temporaneamente raggiunto nuovi minimi storici, il metallo giallo ha riscosso uno scarso successo tra gli investitori. Ciò si riflette, tra l’altro, nei flussi di capitale degli ETF globali sull’oro. Secondo l’organizzazione di settore World Gold Council, ad agosto gli ETF sull’oro hanno registrato deflussi netti di 22,4 tonnellate di oro, pari a 1,3 miliardi di dollari, con i deflussi in Nord America che hanno superato gli afflussi nei fondi europei e asiatici.
La prospettiva che la Federal Reserve riduca i suoi acquisti di obbligazioni e inizi a condurre una normale politica monetaria prima della fine dell’anno sta rendendo gli investitori riluttanti a esporsi maggiormente all’oro. Questa riluttanza si spiega probabilmente in parte anche con il fatto che nell’anno precedente gli ETF sull’oro hanno registrato afflussi consistenti. Infine, ma non meno importante, il dollaro più forte sta pesando sul prezzo dell’oro.
Partiamo dal presupposto che nei prossimi mesi l’oro tenderà a muoversi lateralmente. Un argomento a favore del metallo giallo è che l’inflazione statunitense potrebbe rivelarsi più persistente di quanto finora previsto. In vista dell’imminente tapering da parte della banca centrale statunitense, potrebbero verificarsi temporaneamente periodi di maggiore volatilità sui mercati finanziari. A nostro avviso, tuttavia, non ci sono segnali di una ripresa significativa e duratura della domanda degli investitori, soprattutto perché le prospettive di crescita dell’economia mondiale rimangono intatte.
Nel suo scenario di base la Banca Migros si aspetta che i tassi d’interesse reali statunitensi aumentino leggermente e che il dollaro rimanga stabile, il che probabilmente peserà sul prezzo dell’oro. Al ribasso, tuttavia, il prezzo dell’oncia continua a poggiare su solide basi. La politica ancora molto espansiva delle banche centrali a livello globale e i tassi d’interesse reali tuttora negativi favoriscono l’attrattiva del metallo giallo. Su un orizzonte di dodici mesi, prevediamo che nella regione il prezzo dell’oncia troy d’oro si aggiri intorno ai 1800 dollari.