Durante la pandemia è emersa chiaramente l’importanza delle proprie quattro mura domestiche. È cresciuta la necessità di avere una bella abitazione, che allo stesso tempo doveva fungere da ufficio e da luogo per il tempo libero, dove rilassarsi per le vacanze sul balcone. Di conseguenza, sono cambiati alcuni criteri per l’affitto di un appartamento o l’acquisto di una casa di proprietà. È infatti aumentato notevolmente il desiderio di disporre di una superficie abitativa maggiore o di una stanza in più. La dotazione tecnica dell’appartamento e gli spazi esterni sfruttabili ed esposti alla luce del sole hanno assunto una notevole importanza.
Con il perdurare della tendenza al lavoro da casa, si è ampliato anche il raggio di ricerca, in particolare di potenziali acquirenti. Ciò è dovuto non da ultimo al fatto che nelle città e nei comuni limitrofi i prezzi di acquisto sono decisamente in aumento, nonostante la pandemia. A causa delle condizioni economiche limitanti, inoltre, numerosi acquirenti possono realizzare il sogno di una casa di proprietà soltanto in posizioni periferiche, con prezzi ancora moderati.
Tuttavia, a differenza di quanto accade in altre città come New York o Londra, in Svizzera non si segnala ancora una tendenza alla fuga dalle zone urbane. I tassi di sfitto pari allo 0,15% a Zurigo o intorno allo 0,5% a Berna, Ginevra o Losanna dimostrano chiaramente come la richiesta di abitazioni nelle città superi di gran lunga l’offerta. La qualità di vita e la vicinanza alle aree verdi o all’acqua, nonché la prospettiva del ritorno alla vita urbana, fanno sì che le città svizzere mantengano inalterata la propria attrattività anche in tempi di coronavirus. Durante la pandemia, gli stili di vita in Svizzera si distinguono dunque in maniera ancora più accentuata: mentre alcuni si ritirano a vita privata in campagna, altri cercano gli ambienti urbani e la socializzazione. Alla luce della pandemia una cosa è certa: la scelta del luogo in cui vivere sta subendo un cambiamento.

Il mercato immobiliare che cambia
La consulenza della Banca Migros
/ 14.06.2021
di Annica Anna Pohl
di Annica Anna Pohl