L’Olanda, famosa in tutto il mondo per i campi di tulipani, i mulini a vento e i suoi pittori è anche conosciuta per la sua politica permissiva verso il consumo di canapa. Nei Paesi Bassi il consumo di canapa è infatti tollerato dal 1976. I prodotti possono essere acquistati e consumati in negozi specializzati, i famosi coffeeshop olandesi. Ma il modello olandese si basa su un paradosso. La vendita e il consumo di canapa sono infatti tollerati, la produzione tuttavia è vietata. I gestori dei coffeshop per tanto sono obbligati a rifornirsi da rivenditori illegali. Il modello olandese di tolleranza verso il consumo di canapa è stato per tanti anni un’eccezione visto che in altri paesi il consumo era vietato. Negli ultimi anni tuttavia la situazione è cambiata. Diversi Stati americani e due paesi, il Canada e l’Uruguay, hanno legalizzato e regolamentato il consumo di canapa.
In questi paesi i prodotti si possono acquistare in negozi specializzati, farmacie o online e si possono consumare a casa o nei luoghi pubblici. L’introduzione di un mercato regolato di canapa ha il vantaggio di favorire la nascita di un’industria locale per la produzione di canapa. Inoltre la qualità e la distribuzione dei prodotti sono controllate dallo Stato. Non da ultimo tasse e licenze di produzione alimentano le casse pubbliche. Anche in Svizzera secondo il parere della Commissione federale per le questioni relative alle dipendenze sarebbe opportuno introdurre un mercato legale e regolamentato di canapa. La proposta della Commissione presentata a fine aprile si basa sui risultati di quattro studi che ha commissionato per aggiornare le conoscenze sul consumo di canapa.
In Svizzera una persona su dieci dichiara di aver consumato canapa almeno una volta all’anno. Tuttavia nel nostro paese il suo consumo è vietato. Le persone che ne fanno uso sono punibili con una multa di 100 franchi. Secondo gli studi della Commissione l’uso di canapa non comporta un rischio elevato. Solo alcune applicazioni hanno rischi concreti come la sua combustione in combinazione con tabacco, un consumo di prodotti con elevate dosi del principio attivo THC, un consumo troppo precoce negli adolescenti, o un uso a lungo termine.
D’altra parte la canapa può avere effetti positivi su alcune malattie e sintomi (dolore, disturbi del sonno, nausea, vomito, convulsioni). In Svizzera ad esempio prodotti che contengono poco THC (meno dell’1%) possono essere venduti e acquistati legalmente dal 2016. Ciò ha portato all’emergere di nuovi mercati di canapa per prodotti a base di CBD (cannabidiolo), un altro principio attivo della canapa che si ritiene abbia un effetto rilassante. I prodotti sono oggi disponibili nei supermercati, nei chioschi, nei negozi specializzati e online.
Tuttavia, l’attuale politica della canapa ha dei limiti. Innanzitutto il testo della legge porta a situazioni contradditorie. Infatti il possesso di un massimo di 10 grammi di canapa è consentito, ma fumare uno spinello è sanzionato con una multa. Un altro punto critico riguarda l’uso medico della canapa. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) può concedere deroghe per uso medico dei medicinali vietati contenenti canapa. Il numero di domande per l’uso medico della canapa è aumentato in modo massiccio negli ultimi anni, il che non corrisponde più alla natura eccezionale di tali prescrizioni. Infine dal 2010 diversi cantoni e comuni stanno valutando l’introduzione di progetti pilota locali per la vendita di canapa. Tuttavia questi progetti non sono autorizzabili ai sensi della legislazione vigente. L’UFSP però riconosce l’importanza di tali progetti. Pertanto una revisione della legge che consente l’attuazione di tali progetti a livello locale è ora in esame alle due Camere a Berna.
Sulla base delle nuove informazioni sulla canapa, dei limiti e le contraddizioni dell’attuale politica, così come degli sviluppi internazionali, la Commissione raccomanda perciò che il consumo di canapa in Svizzera venga legalizzato e che si introduca un mercato della canapa regolamentato con direttive per la produzione, la distribuzione, la vendita e la qualità dei prodotti. Il mercato della canapa auspicato è pertanto soggetto a una regolamentazione severa, ma allo stesso tempo consente lo sviluppo di un’industria della canapa in Svizzera sostenibile e responsabile. Questo secondo la commissione rappresenta la base per la protezione della popolazione, in particolare dei bambini e degli adolescenti.